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La caccia alle streghe in India

  • Immagine del redattore: Marta Regattin
    Marta Regattin
  • 18 apr 2022
  • Tempo di lettura: 5 min

Introduzione

“Non avevo mai davvero sentito parlare della caccia alle streghe in India. A parte altre questioni che riguardano la dote, gli infanticidi, le guerre tra caste, etc., di cui siamo tutti consapevoli, la caccia alle streghe sembra un problema che non rientra nei radar nazionali”1


racconta Rakhi Varma, autore del documentario “The Indian Witch Hunt”, in un’intervista.


La caccia alle streghe è un fenomeno che oggi interessa diversi Stati indiani, tra cui quello di Jharkhand, di Assam, di Andhra Pradesh, il West Bengala e Bastar.

Rakhi Varma nei primi anni 2000 decide di girare un documentario sulla caccia alle streghe in India e sceglie per le sue ricerche e riprese lo Stato di Jharkhand. Qui, solo negli anni Novanta, sono stati riportati più di cinquecento casi di caccia alle streghe. Oggi continuano a verificarsi feroci attacchi, al punto che il governo dello Stato ha emanato una legge contro la caccia alle streghe. “È una tendenza inquietante” spiega Rakhi, “e volevamo scoprire cosa realmente portasse all’uccisione di queste donne bollate come streghe.”2


Lo Stato di Jharkhand in India (fonte: Wikipedia)


Le cause del fenomeno


Diversi fattori hanno contribuito e contribuiscono oggi alla diffusione e alla persistenza del fenomeno. Innanzitutto, le credenze religiose giocano un ruolo cruciale: gli indù credono che il mondo sia governato da forze in opposizione tra loro, il bene e il male, nell’esistenza di forze magiche, della magia nera, dei demoni e del malocchio. Queste credenze magiche sono riassumibili nel rito del tantra, utilizzato ad esempio per curare le malattie. Inoltre, in molte zone rurali ma non solo, l’assenza di strutture sanitarie adeguate e di conseguenza la mancata assistenza e conoscenza medica porta ad un susseguirsi di malattie e morti apparentemente inspiegabili, e questo rafforza nelle persone l’idea che forze maligne possano influenzare le loro vite fino a distruggerle.

la caccia alle streghe [...] oggi anche in India è utilizzata in tempi di crisi per raggiungere scopi diversi dalla liberazione dal maligno

Questo clima di paura è rafforzato dall’estrema povertà oggi presente in India e dunque da una continua lotta per la sopravvivenza, fattori che alimentano la violenza e la superstizione. Un ruolo centrale nell’”identificazione” delle streghe è quello giocato dai cosiddetti witch doctor, ovvero “stregoni” considerati dagli abitanti dei villaggi in grado di identificare e curare le malattie ed individuare la presenza di demoni, fantasmi e streghe all’interno di un villaggio. In molti casi sono ragioni economiche a spingere le persone ad accusare una donna di stregoneria: spesso la morte o l’allontanamento della cosiddetta strega è vantaggioso per altri abitanti del villaggio, che possono appropriarsi del suo denaro o delle sue proprietà. Spesso le donne uccise erano coinvolte in dispute sul controllo della terra. A rafforzare questa tesi c’è il fatto che le donne prese di mira sono quasi sempre vedove o donne sole, non sposate, e dunque più vulnerabili e con pochi mezzi per difendersi. Dunque, così come storicamente negli Stati Uniti e in Europa la caccia alle streghe aveva poco a che fare con la stregoneria, oggi anche in India è utilizzata in tempi di crisi per raggiungere scopi diversi dalla liberazione dal maligno.3



Queste tesi trovano conferma e vengono approfondite nel documentario di Al Jazeera del 2013 A curse in the family: behind India's witch hunts. Come testimoniato nel documentario, nella maggior parte dei casi questi atti brutali contro le donne sono la conseguenza di dispute sulla proprietà o di conflitti che riguardano la terra: le donne indiane oggi hanno gli stessi diritti degli uomini per quanto riguarda l’eredità e la proprietà, e sono spesso loro a gestire le terre. Dagli anni Ottanta grandi imprese multinazionali e nazionali hanno cominciato un’espropriazione sistematica delle terre, tramite ad esempio la privatizzazione, lasciando molte comunità senza mezzi per la sussistenza. Questo ha provocato una lotta per la sopravvivenza e dunque per le terre non ancora espropriate: il modo più semplice per sottrarre la terra al controllo delle donne è stato accusarle di stregoneria, un metodo, nonostante le leggi, portato avanti con totale impunità.


“La maggior parte delle volte la polizia non registra questi attacchi, a causa della collisione con i capi dei villaggi, le autorità non vogliono aver a che fare con questi problemi”4


spiega un’attivista. I conflitti sulla proprietà spiegano anche la diffusione della caccia alle streghe nelle zone urbane e nelle città, oltre che nelle zone rurali. Gli archivi della polizia indicano un alto numero di attacchi nella zona industriale della città di Jamshedpur in India, nello stato di Jharkhand. Qui Kabi Kumar, un attivista, ha passato gli ultimi trentacinque anni a documentare i casi di caccia alle streghe in città e in periferia.


“Dall’inizio della mia carriera”, racconta, “ho visto da trecento a quattrocento casi di caccia alle streghe. Alcune sono state uccise, altre torturate in modo crudele e mandate all’ospedale. Non sempre gli assassini sono ignoranti, anche le persone che hanno avuto un’educazione sono coinvolte in questi crimini.”5


Jamshedpur, Jharkhand, India (fonte: Wikipedia)


Contrastare il fenomeno


Per fortuna, da quando è cominciato questo attacco contro le donne, diversi gruppi di attiviste e attivisti, nonché di vittime, si sono formati e attivati per contrastare il fenomeno in diverse regioni, e stanno avendo un discreto successo: grazie alla diffusione di conoscenza e informazione la superstizione sta lentamente sparendo.


In Jharkhand un gruppo di donne accusate di stregoneria ha organizzato un proprio movimento, con a capo Chutni (Devi) Mohato, una donna scappata dal suo villaggio perché accusata di stregoneria. Mohato organizza incontri regolari vicino alla sua casa, nei quali le donne raccontano le loro storie: gli accusatori sono spesso i vicini, i capi villaggi, e a volte le loro stesse famiglie. Lontane dall’essere aiutate in modo ufficiale, queste donne hanno guadagnato forza sostenendosi a vicenda con lo scopo di denunciare e portare i loro casi in tribunale. L'anno scorso Mohato ha ricevuto la quarta più alta onorificenza civile della Repubblica indiana, il Padma Shri, per aver salvato e aiutato in 20 anni di attivismo centinaia di donne accusate di stregoneria.

(Fonte: MyGovIndia/Twitter)


Nel West Bengala è stata lanciata una campagna contro la caccia alle streghe basata sull’educazione degli abitanti nei villaggi, con il supporto della Rationalist Association of India.


“Ogni volta che veniamo chiamati per un caso che coinvolge il soprannaturale, andiamo nel villaggio e risolviamo il problema spiegando qual è la verità che si cela dietro le accuse, in che modo possono essere spiegati razionalmente certi eventi considerati magici.”6


Lo scopo di questi interventi è proprio quello di incoraggiare il pensiero razionale e spingere le persone a una lettura critica degli insegnamenti dei guru spirituali, dei witch doctor e degli uomini che forniscono il supporto teorico alle accuse di stregoneria. Inoltre, in questi interventi viene chiesto alle accusate di parlare pubblicamente spiegando la loro situazione e raccontando la loro storia al fine di sensibilizzare le persone: la speranza è che far parlare queste donne di fronte ad un pubblico faccia emergere la verità che si cela dietro le accuse di stregoneria, ovvero che esse sono innocenti e sono state incastrate da un misto di cospirazione, ignoranza, paura, ma anche interessi più grandi.

West Bengala, India (fonte: Wikipedia)


Nello Stato di Assam, in India, negli ultimi 15 anni almeno 2000 donne sono state uccise per stregoneria, spesso nel contesto di confitti che emergono sui diritti delle donne alla proprietà. Anche qui ci sono diverse attiviste che lottano contro queste accuse, intervengono direttamente per salvare le donne, forniscono assistenza alle famiglie e fanno pressione sulla polizia e i legislatori per cercare di arginare legalmente il fenomeno.7


Lo Stato di Assam, India (fonte: Wikipedia)

 

Note e fonti bibliografiche


Note

1 The Indian Witch Hunt, InfoChange News & Features, luglio 2005.

2 Ibi.

3 Cfr. documentario di Rakhi Varma, The Indian Witch Hunt, 2005.

4 Cit. in A curse in the family: Behind India's witch hunts, Al Jazeera English, 24 gen 2013.

5 Cit. in ibi.

6 Cit. in ibi.

7 Cfr. Ibi. 176 Cfr. Witchcraft: India's Deadly Superstition, The New York Times, 24 feb 2016.


Fonti bibliografiche

 
 
 

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